Sia la quantità giornaliera di sigarette, che la durata nel tempo sono fattori che determinano il danno vascolare (tralasciando per un momento il rischio di tumore polmonare…). Infatti ogni volta che facciamo un tiro dalla nostra amata sigaretta, il fumo giunge nei polmoni e da qui direttamente nel sangue attraverso gli alveoli. I prodotti di combustione della sigaretta, che rilasciano quel piacevole fumo, sono costituiti da oltre 4000 veleni che entrano direttamente nel nostro organismo, saltando le comuni vie di difesa. Per quanto riguarda l’effetto sulle arterie è prevalentemente quello di “ossidare” le placche, e cioè ha un effetto di maggiore crescita e instabilizzazione della placca che come una bella ringhiera lasciata alle intemperie, si arrugginisce e poi improvvisamente si rompe. Per dare dei numeri oggettivi ricordiamo che per forte fumatore si intende un soggetto che fuma 20 sigarette al giorno (circa il 50% di tutti i fumatori). Per i più interessati vi rimando all’approfondimento specifico che potete trovare nel sito.