Il Dott. Gianfranco Aprigliano, cardiologo Milano si è laureato in Medicina e Chirurgia nel 2001 presso l’Università degli Studi di Milano e ha successivamente conseguito nel 2006 la specializzazione in Cardiologia con il massimo dei voti e lode presso l’Università Vita e Salute dell’Ospedale San Raffaele di Milano diretta dal Professor Attilio Maseri.
Ha perfezionato il suo iter formativo in Emodinamica e Cardiologia Interventistica prima presso l’Ospedale San Raffaele di Milano, sotto la guida del dr. Antonio Colombo, e successivamente presso l’Istituto Clinico Città Studi di Milano, ove lavora attualmente con incarico di aiuto-primario nel trattamento percutaneo della malattia aterosclerotica coronarica e periferica.
Il Dott. Aprigliano ha eseguito personalmente oltre 3000 procedure in qualità di primo operatore.
Cardiologo Milano
La medicina moderna si è evoluta non solo nelle grandi possibilità di trattamento, ma anche nell’approccio che il paziente ha nei confronti della malattia.
Il consiglio più sincero che mi sento di dare è quello di trovare un professionista valido e una volta assodato che ci siano competenze ed empatia reciproca (ossia: ha capito quello che ho, mi sta ad ascoltare, non mi sorride solo per cortesia…) affidarsi completamente. La fiducia deve essere completa anche perché il paziente non ha la possibilità di verificare il percorso che sta compiendo se non osservando come si sente (anche questo parametro non è sempre utilizzabile perché, a differenza delle patologie ortopediche dove se qualcosa non funziona come dovrebbe fa male… e molto…, alcune malattie cardiache possono essere totalmente prive di sintomi anche se gravi o di converso, dare intensa stanchezza anche se ottimamente curate.
Quello che ritengo importante
Il significato di tutto questo è che ritengo importante:
–mettere al centro il paziente e non la malattia (ricordiamoci che dobbiamo curare lui non la stenosi della sua coronaria..)
–fornire gli strumenti per scegliere consapevolmente Spesso non esiste solo una strada di trattamento e se spiego al paziente i pro e contro penso possa meglio prendere una decisione per affrontare i suoi percorsi futuri
– supportare, correggere, ricordare, consigliare
In definitiva ritengo che il paziente che ha una patologia cardiovascolare o è a rischio di svilupparla, debba poter usufruire di un riferimento medico che sappia indirizzarlo, seguirlo nelle varie problematiche della vita anche non necessariamente cardiologiche, consigliarlo nelle scelte e guidare il suo percorso mantenendo il suo grado di consapevolezza e l’aderenza alle buone abitudini costante nel tempo.
Questo tipo di atteggiamento è senz’altro quello più efficace nel ridurre la possibilità di ulteriori problemi di salute nel tempo.
Di cosa mi occupo
- Cardiopatia ischemica
Sindromi coronariche acute, infarto miocardico, angina pectoris ostruzione delle arterie coronarie con tecniche mininvasive. - Trattamento delle arteriopatie del piede diabetico nella prevenzione delle amputazioni
- Ostruzioni delle arterie degli arti inferiori, delle arterie iliache, viscerali, renali
- Trattamento degli aneurismi dell’aorta addominale con tecniche mininvasive
- Scompenso cardiaco
- Ipertensione arteriosa grave
- Dislipidemie e ipercolesterolemia
- Aritmie e fibrillazione atriale
- Trattamento mininvasivo della stenosi aortica con tecnica TAVI
I fattori di rischio a cura del cardiologo Milano
Sin dal 1950 la medicina ha cercato di individuare quali fossero i principali fattori che predisponevano all’insorgenza delle placche aterosclerotiche e quindi delle malattie cardio-cerebro-vascolari.
Per fare questo, una intera cittadina di nome Framingham è stata catalogata, analizzata, visitata e curata per oltre 50 anni.
Da queste osservazioni sono stati pubblicati migliaia di articoli scientifici ed è stato possibile individuare quali sono i fattori che maggiormente contribuiscono all’insorgenza delle placche e delle malattie cardiovascolari.
Per molti di voi che leggono non sarà assolutamente una novità leggere questo elenco:
- FUMO di SIGARETTA
- Diabete
- Ipercolesterolemia e ipertrigliceridemia
- Familiarità per malattie cardiovascolari
- Ipertensione
- Sovrappeso e obesità
- Iperomocisteinemia
- Sedentarietà