Dottor Gianfranco Aprigliano

ABC DEL CUORE

FATTORI DI RISCHIO

Fatte le premesse anatomiche, ogni distretto cardiaco può nel tempo andare in contro a malfunzionamenti (escluderemo le malformazioni presenti alla nascita da questa trattazione).

Malattie delle valvole

Le cosiddette valvulopatie secondarie ad un precoce logorio degli elementi mobili (anche qui con diverse cause) possono portare a restringimenti che prendono il nome di stenosi. La stenosi riduce il calibro della valvola, costringendo il cuore a far fluire il sangue con più fatica del necessario (la più frequente stenosi riguarda la valvola aortica) oppure provoca insufficienze, ossia incontinenza della valvola che farà refluire all’indietro il sangue (la più frequente insufficienza riguarda la valvola mitrale).

Malattie del tessuto di conduzione

L’impianto elettrico del cuore è un circuito molto complesso che può nel tempo interrompersi in alcuni punti generando dei blocchi. Quando i blocchi del sistema di conduzione sono avanzati (tipici dell’età senile), risulta necessario l’impianto di un pacemaker. Al contrario, si possono verificare dei “corto circuiti” che generano delle aritmie a velocità molto elevata necessitanti cure di vario grado di intensità.

Malattie delle coronarie

La più frequente malattia del cuore prende il nome di cardiopatia ischemica, ossia la deposizione delle placche di colesterolo e lipidi nelle coronarie che ostruisce il passaggio del sangue causando ischemia e/o infarto cardiaco.

Malattie del muscolo cardiaco

La conseguenza di un infarto porta ad un danno del muscolo cardiaco che genererà una cicatrice. A seconda della dimensione, potrà o meno risultare compromessa la capacità del motore di funzionare adeguatamente. Un altro genere, più raro, di malattie del muscolo prende il nome di cardiopatie dilatative. Si tratta di rare forme di malattie muscolari che rendono inefficiente il nostro cuore, dilatandolo e facendolo contrarre poco; questa condizione esita nel famoso scompenso cardiaco (o insufficienza cardiaca) ossia l’incapacità del cuore di soddisfare le richieste del nostro organismo. Un’altra rara forma di malattia del muscolo sono le cardiopatie ipertrofiche e da accumulo, in cui il muscolo si ispessisce irrigidendosi, esitando sempre in una forma di insufficienza cardiaca.

Malattie del pericardio

Il pericardio è un organo costituito da due foglietti di sierosa (un tessuto connettivo simile ad un cellophane), uno è strettamente avvolto intorno al cuore, l’altro ricopre lo spazio in cui il cuore è situato, il mediastino (ossia il centro del nostro torace). In mezzo a questi due foglietti è presente un liquido (liquido pericardico) che serve a far scorrere in condizioni normali i due foglietti senza attrito (considerate che ad ogni battito il cuore si accorcia strizzandosi e si distende allungandosi). Quando a causa di malattie infettive o autoimmuni i foglietti si infiammano si verifica la pericardite. Esistono varie forme di pericardite, più o meno pericolose. Può, nei casi più gravi, verificarsi un accumulo abnorme di liquido pericardico che circonda il cuore impedendone la distensione (versamento pericardico). Oppure i foglietti, se cronicamente infiammati, si ispessiscono diventando come una “cotenna” che ingabbia il cuore (pericardite costrittiva).
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